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Attività cognitive

Progetto sul tabagismo

Un training incentrato sulla dipendenza dal tabacco

 

Già da alcuni anni le attività riabilitative della struttura “Quadrifoglio” sono state centrate sulle dipendenze patologiche, non soltanto quelle da sostanze ma anche le cosiddette dipendenze comportamentali o “nuove dipendenze (internet, smartphone, shopping compulsivo, gioco d’azzardo…). Questa scelta è stata dettata dalla presenza, in alcune delle storie cliniche dei nostri pazienti, di una o più dipendenze in associazione alla diagnosi psichiatrica. Pertanto, il trattamento riabilitativo non poteva prescindere da un lavoro non solo sulle varie dipendenze, ma anche su quei tratti di personalità che più facilmente predispongono a questo tipo di problemi, in modo da ridurre il rischio di ricadute nella fase del reinserimento territoriale dei pazienti.

A partire dal mese di Novembre del 2020 abbiamo deciso di iniziare un nuovo percorso dedicato al tabagismo per varie ragioni. La maggior parte dei pazienti attualmente ricoverati in struttura sono fumatori, alcuni anche con un grado di dipendenza e un numero di sigarette fumate in giornata molto elevato. Ci siamo resi conto, inoltre, che molti pazienti avevano delle abitudini disfunzionali legate al fumo di sigaretta. Tali abitudini hanno delle conseguenze negative nell’organizzazione della vita comunitaria. Ad esempio, pur avendo adibito degli spazi esterni per i fumatori, molti pazienti avevano la pessima abitudine di accendersi la sigaretta all’interno della struttura oppure di depositare mozziconi spenti in luoghi non adeguati. L’elevato numero di sigarette consumate, inoltre, lasciava pensare che molti pazienti non avessero piena consapevolezza delle conseguenze del fumo sul nostro corpo, delle caratteristiche della dipendenza fisica e psicologica, dei molteplici significati simbolici legati al fumo di sigarette. Questo progetto ha inizialmente avuto l’obiettivo di agire su tali abitudini e, solo in una seconda fase, lavorare ad una riduzione delle sigarette giornaliere.

Il lavoro sul tabagismo si è inserito all’interno dell’obiettivo riabilitativo di promozione di comportamenti utili a favorire una migliore cura della salute e del benessere, insieme al lavoro sullo stile alimentare, sull’aderenza alle terapie farmacologiche e al percorso motivazionale di attività motoria e sportiva.

E’ importante sottolineare inoltre che abbiamo deciso di strutturarlo in uno dei periodi più difficili della vita della nostra struttura: quella della gestione dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19. Come per tutta la popolazione generale, infatti, questo periodo così delicato ha comportato notevoli sacrifici e rinunce da parte dei nostri pazienti. Lo stress derivato avrebbe potuto incidere negativamente sia sul grado di dipendenza dalle sigarette, sia sulle abitudini disfunzionali ad esse collegate. 

IL PROGETTO RICICLO MOZZICONI

Il progetto del riciclo dei mozziconi avviato presso la Struttura Riabilitativa psichiatrica il Quadrifoglio di Rosello (Ch) è nato come continuità del progetto tabagismo. L’idea è di raccogliere i mozziconi di sigarette e riciclarli creando prodotti creativi ed inediti. Da alcuni approfondimenti fatti nelle attività culturali correlate al percorso sul tabagismo, abbiamo fatto conoscenza di svariati interventi innovativi fatti in diversi paesi del mondo, ma anche di persone che con il riciclo mozziconi hanno creato e reinventato opere di diverso tipo.

Per questo abbiamo pensato che anche presso il Quadrifoglio si potesse avviare un progetto simile, con l’installazione di appositi contenitori per la raccolta dei mozziconi di sigaretta negli spazi fumatori all’interno della Struttura Riabilitativa, stimolando i nostri pazienti a dare un contributo per restituire nuova vita ai mozziconi.

L’abbandono dei mozziconi di sigaretta non è soltanto un problema di degrado, ma più correttamente deve essere visto e considerato come una fonte di inquinamento reale, anche se finora è stato ingiustamente trascurato; a giudicare dalla quantità di mozziconi che vediamo dispersa nelle nostre strade, sembrano essere molto rari quei fumatori che si preoccupano di gettare la cicca della sigaretta negli appositi contenitori. Il comportamento dei fumatori è condizionato anche dalla presenza di raccoglitori e cassonetti, infatti il ministero ha deciso di destinare ai comuni dei fondi per l’installazione dei bidoni che riportano chiarimenti sulle conseguenze per l’ambiente dei comportamenti scorretti ed ogni sei mesi, a giugno e dicembre, i comuni devono trasmettere al MinAmbiente un rapporto in cui viene illustrato l’ammontare pervenuto dalle sanzioni; la gran parte dei mozziconi di sigaretta viene abbandonata in strada passando per i tombini ed arrivando poi nei fiumi ed infine in mare. Basti pensare che nel Mediterraneo, per esempio, i mozziconi di sigaretta rappresentano circa il 40% dei rifiuti (il 9,5% sono bottiglie di plastica, l’8,5% sacchetti di plastica, il 7,6% lattine di alluminio).